Chi siamo

L'idromele Chimere

Nel processo di elaborazione e produzione di Idromele Chimere, ci si avvale delle moderne tecniche della vinificazione che consentono di perfezionare e mantenere alto il profilo qualitativo della bevanda.
Dalla profonda conoscenza dei mieli prodotti dalle nostre api nasce Idromele Chimere dai profumi intensi, a cui i mieli originari donano un gusto inconfondibile, persistente e armonico. La qualità dell’Idromele Chimere dipende dalle modalità di produzione e dall’uso esperto di mieli differenti per caratteristiche organolettiche, ma sempre di grande qualità. I diversi tipi di Idromele Chimere hanno sapori che possono dar vita ad ottimi abbinamenti gastronomici. Oltre all'Idromele Millefiori, si sono aggiunti i monoflora quali: Castagno, Arancio, Tiglio e Corbezzolo; idromeli differenti tra loro per le caratteristiche organolettiche dei mieli d'origine e per invecchiamento la cui produzione dipende dalla reperibilità annuale dei mieli di provenienza.
Il laboratorio di S. Eraclio a Foligno si avvale di impianti modernissimi e di controlli rigorosi. Resta il piacere di compiere gesti antichi e di degustare una bevanda la cui storia si perde nei secoli, il cui sapore sembra essere nascosto in una memoria ancestrale. Idromele Chimere ha vinto, grazie al suo ideatore Alberto Mattoni, la medaglia d’oro e due medaglie d’argento nel prestigioso concorso internazionale Apimondia (Montpellier, 2009).

La nostra terra: L'Umbria

Frammenti di un diario: Casa

Questa piccola regione posta al centro d'Italia con le sue rocche e borghi medievali che popolano un paesaggio dolce e a tratti selvaggio, è spesso definita il "Cuore verde d'Italia". La primavera nelle campagne arriva sempre in modo trionfale. La lavanda, la ginestra, la lupinella e la rosa canina spargono rigogliose ai lati delle stradine sterrate colori e profumi; i prati si popolano di papaveri, margherite, campanule mentre il ronzio delle api s'alterna al silente batter d'ali di farfalle; e i fitti boschi ricoprono col loro manto di verdi screziati le chine dei monti. È sui dolci declivi umbri che gli apicoltori locali producono il miele con cui viene realizzato l'idromele Chimere. Perché Chimere si serve solo di puro miele umbro; un miele che serba la memoria di questo territorio, delle sue caratteristiche, del suo clima e che si avvale della ricchezza botanica offerta dalle zone di raccolta.
Ad eccezion fatta ovviamente, del miele di zagara, tutti i mieli sono scelti tra quelli degli apicoltori associati all'Associazione Produttori Apistici Umbri (APAU); che permette di assicurarci, oltre ogni esibizione di certificazioni di garanzia, della loro qualità e provenienza.
Per l’idromele, derivato da processi fermentativi, non vanno bene mieli mediocri. I mieli devono rispondere per le loro caratteristiche organolettiche e per l’origine territoriale e botanica a dei parametri ben precisi. L'eccellenza dei mieli d'origine rimanda a quella del idromele ed in esso si ritrova appieno.

Frammenti di un diario: Alberto

“...Tutto ha avuto inizio circa vent'anni fa, dalla testardaggine di un apicoltore folignate: Alberto Mattoni: colui che in Italia ha riportato alla luce l'idromele. Alberto che ha dedicato gran parte della sua vita all'idromele e alla sua formulazione, in anni in cui nessuno conosceva neppure la parola idromele, tanto meno il suo sapore e la sua preparazione. In una parola: l'ideatore di Idromele Chimere.
Ricordo, forse una delle ultime volte che lo vidi, una sera a cena a casa nostra. I protagonisti della storia erano tutti presenti. C'eravamo tutti. Era una sera d'autunno. Alberto aveva portato per l'occasione un paio di bottiglie di idromele e del Roquefort, del lardo di Colonnata e del fois gras. Leccornie! Quella è stata la prima volta che ho assaggiato l'idromele. Quella fu una serata in cui si parlò molto... Una serata durante la quale Chimere, proprio come una visione, apparve a tutti.


2009: Apimondia. Montpellier.

Quella fu anche l'ultima volta che vidi Alberto. Alberto il visionario, l'alchimista... Poi, a riconoscimento di tanto dire e fare e disfare e provare e sperimentare e ricercare, arrivò il più autorevole dei premi: quello di Apimondia! tre medaglie che l'Idromele Chimere di Alberto vinse nell'edizione del 2009 a Montpellier. Nella più importante e prestigiosa manifestazione internazionale d’apicoltura, in cui vengono premiati i migliori mieli e i migliori idromeli provenienti da tutto il mondo -, Chimere si aggiudicò una medaglia d’oro e due d’argento per tre differenti idromeli sbaragliando le agguerrite produzioni di Europa e America.
La notizia ebbe larga risonanza in tutto l'ambiente apistico, soprattutto umbro di allora; e sono ancora in molti a ricordarsene. Umbri e non.
Anche dopo la sua scomparsa , la ricerca è continuata e sono stati ancor più studiati i processi di produzione mirando su tecniche puntuali e specifiche, particolarmente attente ai processi di fermentazione e finalizzate all’esaltazione di aromi e sentori dei mieli da cui gli idromeli sono originati. Uno studio impegnativo che tende tuttavia a muoversi, pur se in un ambito diverso, sulla stessa linea di valorizzazione dei mieli di alta qualità:

diversificazione
eccellenza organolettica
territorialità e tracciabilità

L'APAU, o la valorizzazione dei mieli di alta qualità

La produzione di Idromele Chimere avviene presso i laboratori della Apau a Foligno, in ambiente controllato, con impianti moderni e accertamenti rigorosi di qualità. L’Associazione Produttori Apistici Umbri -  che raggruppa oltre 550 apicoltori in tutta l’Umbria, dove sono presenti circa 30.000 alveari – , fornisce servizi di informazione e di assistenza tecnica, corsi di formazione, controllo della qualità e promozione dell’apicoltura nelle scuole. Nel 2007, sotto il patrocinio di UNDP (l’Agenzia per lo Sviluppo delle Nazioni Unite), l’APAU ha costituito il Forum degli Apicoltori del Mediterraneo che raccoglie apicoltori, associazioni e cooperative di molti paesi dell’area mediterranea con lo scopo di promuovere l’apicoltura e la produzione di mieli di qualità in queste aree geografiche.

visita il sito Apau

L’INIZIATIVA INTERNAZIONALE COOBEERATION

COOBEERATION è un’iniziativa internazionale ideata all’interno dell’Apau con la partecipazione della Federazione apicoltori del Mediterraneo, di Felcos e delle Nazioni Unite. Le sue finalità sono: difendere la biodiversità e promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso le api e l’apicoltura.
COBEERATION si basa su un’alleanza che coinvolge gli apicoltori, le realtà sociali e produttive, i governi e le istituzioni locali, nazionali e internazionali, la cooperazione internazionale, le Agenzie delle Nazioni Unite, gli organismi di ricerca e tutti quei soggetti che sono interessati a collaborare e cooperare alla difesa dell'ape come fattore di biodiversità e alla tutela dell’ambiente e dell'apicoltura, in quanto attività al tempo stesso produttiva e maieutica di civiltà, opportunità ecocompatibile, di sviluppo economico e di scambio di esperienze e valori umani.

COOBEERATION si basa su tre premesse:
che tutte le specie animali e vegetali sono strettamente connesse tra loro e che le api assicurano la sopravvivenza mediante la fecondazione incrociata di oltre l’80% delle specie vegetali entomofile, che l’apicoltura rappresenta uno dei mezzi più attuali per quanto antichi, semplici, e sostenibili per combattere l’impoverimento della biodiversità e svolgere irrinunciabili servizi eco-sistemici; contrastare il degrado ambientale ma anche la povertà, la disgregazione sociale nei vari territori che per assicurare, difendere e garantire la sopravvivenza delle api e la persistenza dell’apicoltura può rendersi necessario uno sforzo congiunto di tutti gli attori locali, nazionali ed internazionali.